Nuovo primario per Ostetricia e Ginecologia del Giovanni Paolo II:
è il dottor Giuseppe Scibilia, viene dal Cannizzaro di Catania


Ragusa, 12 settembre 2021 – Giuseppe Scibilia è il nuovo direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa.
L’incarico, che avrà durata quinquennale, gli è stato conferito dal direttore generale dell’Asp, Angelo Aliquò.
Il professionista, specialista in Ostetricia e Ginecologia, vanta una lunga carriera all’interno dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.

Giuseppe Scibilia è nato il 1969. Iscrittosi alla facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Catania, nell’anno accademico 1987-88, si è laureato nello stesso Ateneo nel 1993, discutendo una tesi su: "Attuali orientamenti nel management clinico delle pazienti affette da endometriosi pelvica ", con voti 110/110 e lode, dignità di stampa e proposta al premio Clementi.

Supera l'esame di Abilitazione all'Esercizio Professionale nell'Università di Catania nella 2a sessione del 1993.
Nell’anno accademico 1993-94 vince il concorso di ammissione alla 1a Scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia dell’Università di Catania.
Nel 1997 consegue il titolo di Specialista in Ginecologia ed Ostetricia, con il massimo dei voti, discutendo una tesi su: "Controllo e management delle gravidanze multiple nell'assistenza alla riproduzione: realtà e prospettive".

Observer presso il Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia dell’Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University, Montefiore Medical Center - New York-, dal 24 agosto al 24 settembre 1991.
Clinical Observer presso l'Ospedale di Maternità "Rotunda Hospital" di Dublino, dal 26 agosto al 20 settembre 1996.
Medico interno - Divisione di Ginecologia dell'Ospedale Cannizzaro - dal luglio 1998 e co-investigator dello studio PSC B351 (randomizzato di fase 3) della Casa Farmaceutica Novartis.

Il nuovo primario ha frequentato, come medico volontario, l’Unità operativa di Chirurgica Ginecologica dell'Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei Tumori di Milano.

Nel 2002 vince il concorso di Dirigente medico per la divisione di Ginecologia ed Ostetricia dell'Azienda Ospedaliera "Cannizzaro" di Catania.
È stato Medico consulente con svolgimento di attività clinica, chirurgica e di ricerca con ruolo assimilato a Vice direttore – Aiuto Dirigente presso U.O. di Ginecologia Oncologica chirurgica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

Nel 2011 riceve l’incarico gestionale di struttura semplice di “Chirurgia ginecologica mininvasiva” - Azienda Ospedaliera Cannizzaro. Unità Operativa riconosciuta, con decreto regionale, come Centro di Riferimento regionale per la ginecologia oncologica con svolgimento di attività di diagnosi e terapia medica e chirurgica e di follow-up delle pazienti affette da neoplasie ginecologiche.

Il dott. Scibilia è membro del Comitato scientifico che ha partecipato alla stesura del progetto sperimentale nazionale “trapianto d’utero” e dal 2018 componente del programma sperimentale nazionale sul “Trapianto di Utero” e il 21/8/2020 componente della equipe che ha eseguito il primo trapianto di utero in Italia. Inoltre, ha partecipato allo svolgimento di oltre 30 studi clinici, nazionali e internazionali, profit e no-profit, osservazionali, retrospettivi e prospettici controllati di fase II e III anche multicentrici e randomizzati “EBM based,” come componente del gruppo di lavoro e anche con ruolo di co-investigator.
Ha eseguito, come primo operatore, oltre 2000 interventi di chirurgia ginecologica per patologia oncologica, benigna e uro-ginecologica con approccio laparotomico, laparoscopico, vaginale ed isteroscopico.
Vanta come autore e coautore circa 50 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Ha partecipato a numerosi corsi e congressi internazionali e nazionali in qualità di relatore.

«Abbiamo nominato un valido ed esperto professionista, il primo della terna dei candidati idonei, - ha commentato il dg Aliquò - la nomina del dott. Scibilia è una garanzia oltre che per la sua consolidata esperienza al Cannizzaro anche per la sua particolare vocazione per la ginecologia oncologica.»